Lui era seduto sul divano, i gomiti appoggiati alle ginocchia, si rigirava nervosamente un pacchetto di sigarette tra le mani. Osservava quella scatoletta di cartone come se da essa dipendesse la sua vita. Ad un tratto, come se obbedisse ad un ordine, lo aprì ed estrasse una sigaretta. Afferò un fiammifero e la accese. Quando aspirò la prima boccata, il Fumo si sprigionò dalla Sigaretta.
-          Oh salve! - la Sigaretta salutò il suo caro vecchio amico, il Fumo, che lentamente si spandeva nel salotto.
-          Salve! – rispose il Fumo volteggiando in piccole spirali – E’ parecchio che non ci si vede da queste parti.
-          Già – rispose la Sigaretta – Allora… cosa mi racconti, che fai ultimamente?
-          Il solito… mi espando, ristagno… nulla di nuovo – disse il Fumo con noncuranza – Dì un po’ – cominciò poi cambiando argomento – ma il nostro amico qui non aveva smesso di fumare?
-          Sì, così aveva deciso un po’ di tempo fa. Sarà passato qualche mese – confermò la Sigaretta stretta tra le labbra dell’uomo.
-          Non ricordo, come mai aveva deciso di smettere? Ero certo che sarebbe sempre stato un fedelissimo della nostra compagnia. Ho passato così tanti anni aggrappato alle tende della sua stanza quando frequentava l’università… – ricordò il Fumo con nostalgia.
-          Lo so, è sempre triste quando succede. Crediamo di conoscere gli amici veri, ma poi… E’ una storia antica come il mondo. Sua moglie…
-          Sì? – incalzò il Fumo.
-           …è rimasta incinta e…
-          E?
-          …e così Lui ci ha traditi! – rivelò la Sigaretta indignata, mentre Lui la scuoteva sopra il posacenere.
-          Ma dico! Non vedo perché non avrebbe potuto continuare ugualmente! Con le dovute precauzioni, si capisce. Che so io, è pieno di balconi questo appartamento! Fammi indovinare… - disse ad un tratto il Fumo arricciandosi con un’improvvisa consapevolezza - …Lei non fuma!
-          Esatto! E’ una Non-Fumatrice! I Non-Fumatori non possono capire, non provano neanche a capire.
-       Ora però sono io che non capisco… perché ora ha ricominciato? E poi guarda che faccia… corrucciata, preoccupata…
-          …e che occhiaie… Sono davvero curiosa, cosa potrà essere successo? – domandò la Sigaretta, più a se stessa che al Fumo.
In quel momento Lui si alzò dal divano, aggirò il basso tavolino di vetro posto al centro del tappeto e si diresse verso la finestra.
-          Oh accidenti! – mormorò il Fumo.
L’uomo aprì la finestra e mulinò le braccia attorno a sé per accelerare il ricambio d’aria. Il Fumo però, dopo anni di intensa attività, conosceva tutti i trucchi: si insinuò tra le pieghe delle tende, aderì alla tappezzeria e si aggrappò energicamente al rivestimento del divano.
-          Qualcosa mi dice che Lei sta per arrivare – suggerì la Sigaretta bruciando maliziosa.
Dopo pochi istanti il silenzio fu rotto dal suono di una chiave che girava nella serratura, uno scatto, due e Lei entrò. Ferma sulla soglia, fiutò l’aria.
<< Hai fumato?!>> chiese a bruciapelo senza neppure salutare.
Lui non rispose, abbandonò la sigaretta fumata a metà sul posacenere e si parò davanti a lei.
<< Che mi dovevi dire? >> domandò senza preamboli.
-       Che brutta aria che tira qui… - osservò la Sigaretta mentre consumava, abbandonata sul posacenere.
-        Sì, lo so. Scusa… è che il mentolo proprio non lo digerisco – cercò di giustificarsi il Fumo.
-      Non mi riferivo a te, ma a quei due! Se ben mi ricordo andavano d’amore e d’accordo. Non riesco proprio a spiegarmi questo cambiamento!
<< E’ a proposito del bambino >>
<< Che succede? C’è qualche problema? Qualcosa che non va? Stai forse male? >> chiese Lui terrorizzato, muovendosi verso di lei rapido e concitato.
<< No.. niente del genere…>> rispose Lei
-        Esita! Perché esita?! – chiese la Sigaretta, irritata dal fatto che si stava rapidamente consumando – Dannazione.
Lei prese un respiro profondo, chiuse gli occhi un attimo, poi alzò lo sguardo verso di Lui e si risolse a parlare.
<< Non sono sicura che il bambino sia tuo >> disse infine con un filo di voce.
Lui la fissò incredulo, sconcertato.
-          Accidenti! Che brutto colpo! – esclamò il Fumo.
-          Non ci posso credere! – strepitò la Sigaretta.
<< Ho fatto fare il test per la paternità >> proseguì Lei incurante del silenzio attonito del marito << Ho avuto oggi i risultati, ma non ho ancora trovato il coraggio di aprire la busta. Vuoi aprirla con me? >>
Lui annuì, una sola volta, sempre con gli occhi sgranati, senza emettere un solo suono. Lei estrasse una grossa busta gialla dalla borsa che portava appesa al braccio, lo guardò senza riuscire a intercettare il suo sguardo, poi posò gli occhi sulla busta. Cominciò lentamente ad aprire l’adesivo sul bordo, quindi estrasse il foglio.
  In quel momento la Sigaretta si spense, maledicendosi di non poter durare più a lungo, e un’improvvisa corrente spazzò fuori dalla stanza gli ultimi residui di Fumo.

Immagine
Questo racconto è contenuto nel volume "Hai da accendere?", antologia tematica, edita da Giulio Perrone Editore.
Potete trovarla su:
http://perronelab.it/
 http://www.libreriauniversitaria.it/hai-accendere-lab/libro/9788863160345 
http://www.amazon.it/Hai-da-accendere/dp/8863160341/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1339341365&sr=8-1 


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    In questa pagina aggiungerò alcuni racconti che ho scritto. Buona lettura!

    In this page I'm going to add some short stories that I wrote. My English is not good enough to enable me to translate them in a short time, but I plan to ask for some help soon. Be patient!

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    Giugno 2012

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